Siracusa, cuore del Sud‑Est siciliano, si affaccia con rinnovato slancio sul mondo del cicloturismo, segmento in rapido sviluppo in tutta l’isola. Nel 2024, il cicloturismo in Sicilia ha prodotto 89 milioni di presenze, con un +54 % rispetto al 2023, generando un impatto economico stimato di circa 9,8 miliardi di euro.
Nel territorio siracusano, già definito motore del turismo stanziale (13 % del PIL cittadino nel 2017, con incremento della permanenza media a 3 notti e forte tenuta anche nella stagione fredda), la filiera cicloturistica rappresenta un’occasione strategica: sviluppo infrastrutturale (percorsi, segnaletica), strutture ricettive tematiche e servizi integrati (bike lodge, tour guidati, ciclocucine, ciclofficine).
In regioni del Nord e del Centro Italia che hanno investito in ciclovie e cicloturismo (come Emilia‑Romagna, Veneto, Friuli‑Venezia Giulia), il settore contribuisce già per oltre il 10–12 % della quota turistica totale, con ricadute occupazionali e occupazione diffusa. Ad esempio, l’Emilia‑Romagna registra flussi cicloturistici consolidati lungo reti come la Via degli Dei, che attira decine di migliaia di visitatori all’anno.
Siracusa, pur partendo da livelli ancora contenuti, ha margini elevati: gli itinerari come l’Anello delle Fonte Ciane (13 km) e la Valle dell’Anapo (15 km), già censiti nei principali report sul cicloturismo in Sicilia, sono solo l’embrione di un sistema turistico che integra natura, cultura e ambiente.
Stime prudenziali indicano che un piano integrato di investimenti in cicloturismo strutturato potrebbe portare a un aumento del PIL locale nel comparto turistico di almeno 3–5 punti percentuali entro 5 anni, pari a decine di milioni di euro in valore aggiunto per il territorio.
L’investitore può fare leva su una serie di strumenti nazionali e regionali:
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Fondi europei UE e del PNRR (Next Generation EU) dedicati al turismo sostenibile – linee tematiche per infrastrutture verdi, mobilità dolce, turismo rurale sostenibile.
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Bandi del Programma Triennale di Sviluppo Turistico 2024‑2026 della Regione Siciliana: destinati ad infrastrutture turistiche, eventi ed inclusività territoriale, con particolare attenzione ai progetti di turismo sportivo e cicloturismo.
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Agevolazioni fiscali per le PMI turistiche: crediti d’imposta, contributi a fondo perduto fino al 40–60 % per interventi su strutture ricettive eco‑sostenibili (bike lodge, rental, servizi accessori).
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Misure di governance dei Distretti del Sud‑Est Sicilia: Siracusa fa parte del distretto che gestisce e indirizza le politiche di sviluppo territoriale, inclusi incentivi specifici per il turismo sostenibile.
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Bandire locali del GAL Eloro (area Sud‑Est): promozione di oleo‑enocicloturismo tramite itinerari tra filiere agricole e naturali, workshop e observatory tematici; finanziamenti dedicati al connubio bici, olio, vino e gastronomia nel comprensorio elorino.
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Contributi regionali per rigenerazione di antichi tracciati: recupero di ferrovie dismesse o sentieri naturali da convertire in ciclabili (es. ex ferrovie in Sicilia) – copertura parziale del 50–70 % dei costi.
Siracusa ha davanti a sé un’opportunità concreta: affermarsi come destinazione cicloturistica di rilievo investendo in infrastrutture, servizi innovativi e filiere locali. Grazie alle agevolazioni disponibili — europee, regionali e locali — l’investitore può contare su un contesto di supporto strutturato.
I territori del Nord Italia che hanno già interpretato questa tendenza dimostrano la fattibilità: con scelte mirate e governance locale forte, il polo del cicloturismo siracusano può diventare un caso di successo italiano:
1. Emilia‑Romagna
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Regine leader in Italia per diffusione di piste ciclabili, con oltre 8.000 km di percorsi e una crescita del +48,5% negli ultimi 10 anni.
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La Ciclovia del Sole e la Ciclovia del Vento, due rotte nazionali che si intrecciano con percorsi europei come EuroVelo, rappresentano infrastrutture integrate di successo .
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Dote turistica consolidata: quasi 500.000 arrivi cicloturistici e circa 1,5 milioni di presenze alberghiere bike-friendly ogni anno
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Invitò premio “Oscar del cicloturismo” attribuito all’Emilia‑Romagna per un percorso lungo il fiume Savio, esempio di eccellenza nazionale .
2. Toscana (Ciclovia dell’Arno, Sentiero della Bonifica, Via Francigena in bici)
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La Ciclovia dell’Arno, circa 270 km in corso di sviluppo, collega Arezzo‑Firenze‑Pisa: già percorsa da numerosi cicloturisti, abbina paesaggio, cultura e servizi dedicati .
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Il Sentiero della Bonifica (Val di Chiana) è un itinerario ciclabile di quasi 62 km in ambiente pianeggiante e rurale, con servizi ricettivi e punti assistenza lungo il percorso.
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La Via Francigena in bicicletta attraversa Toscana da Carrara a Siena, con infrastrutture, GPS track e accoglienza bike-friendly lungo il percorso.
Come utilizzare queste esperienze per Siracusa
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Strutturare percorsi dedicati simili ai circuiti regionali: integrando itinerari culturali (patrimoni UNESCO, riserve naturali, borghi) con ospitalità bike-friendly.
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Creare reti infrastrutturali come ciclovie regionali: percorribili da turisti e residenti, con segnaletica, bike station, totem informativi, come nel progetto “Mugello in Bike”
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Promuovere il territorio allo stesso modo dei festival sostenibili (es. Festival IT.A.CÀ, presenti anche in Emilia‑Romagna) per attrarre viaggiatori consapevoli
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