Targia e Punta Cugno pronte a diventare hub produttivi e logistici per i lavori del Ponte
Con l’approvazione del Piano economico-finanziario (Pef) e degli atti integrativi da parte del Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina S.p.A., il progetto del Ponte sullo Stretto entra in una fase operativa decisiva, in attesa dei passaggi presso CIPESS e Corte dei Conti.
Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato che i primi cantieri preparatori partiranno entro l’estate, con l’avvio di rilievi, progettazione esecutiva per fasi costruttive e opere preliminari già da settembre.
Un’opera di tale portata – con un valore complessivo superiore ai 13 miliardi di euro – genera un impatto potenzialmente enorme per il sistema industriale del Mezzogiorno, coinvolgendo filiere produttive, imprese dell’indotto e logistica.
In questo scenario, le aree industriali di Targia e Punta Cugno rappresentano una risorsa strategica per l’intero bacino produttivo siciliano. Le due zone, vicine alla costa e già dotate di infrastrutture industriali e portuali, potrebbero diventare basi logistiche per la prefabbricazione e il trasporto di semilavorati tramite chiatte, contribuendo in modo sostenibile alla supply chain dell’opera.
Confindustria Siracusa evidenzia come il patrimonio di maestranze altamente qualificate, in particolare nei settori della carpenteria metallica, meccanica, impiantistica e montaggi industriali, possa essere pienamente valorizzato se sostenuto da una strategia di filiera locale.
In quest’ottica, è fondamentale attivare:
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un coordinamento operativo con Regione Siciliana, Autorità Portuale e Comuni costieri;
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l’individuazione di aree da attrezzare per preassemblaggi e carichi navali;
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percorsi formativi mirati per aggiornare e rafforzare le competenze richieste;
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una mappatura delle imprese locali da coinvolgere nei subappalti e nelle forniture.
Il Ponte di Messina può quindi rappresentare, oltre che un’infrastruttura iconica, un volano industriale capace di attivare competenze, cantieri e occupazione anche nel quadrante sud-orientale della Sicilia.










