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Tensioni in Medio Oriente: opportunità e rischi per il polo petrolchimico siracusano

Tensioni in Medio Oriente: opportunità e rischi per il polo petrolchimico siracusano

Siracusa, 16 giugno 2025 – Le nuove tensioni in Medio Oriente, al centro dell’attenzione dei mercati finanziari globali, pongono anche il polo petrolchimico siracusano davanti a scenari complessi, con implicazioni sia positive che negative nel breve e medio periodo. In particolare, le aziende ISAB (G.O.I. Energy) e Sonatrach Raffineria Italiana osservano con attenzione gli sviluppi, tra preoccupazioni per le forniture e potenziali benefici da un aumento dei margini di raffinazione.

Gli effetti positivi: margini e competitività in crescita

Il primo effetto immediato della crisi è rappresentato dall’aumento del prezzo del petrolio, sostenuto dal rischio percepito su forniture e rotte commerciali globali (come lo Stretto di Hormuz). In questo contesto, le raffinerie integrate come ISAB e Sonatrach – con accesso diretto alle banchine e impianti di grande capacità – potrebbero beneficiare di maggiori margini di raffinazione, grazie alla differenza crescente tra il prezzo del greggio importato e quello dei prodotti raffinati esportati.

Inoltre, in caso di interruzioni nelle rotte del Golfo, gli approvvigionamenti da aree alternative (come il Nord Africa e l’area del Mediterraneo, da cui si approvvigiona Sonatrach) potrebbero risultare strategici, rafforzando il ruolo del polo siracusano nei flussi energetici europei.

I rischi: instabilità della supply chain e incertezza regolatoria

Sul fronte opposto, l’incertezza crescente a livello globale potrebbe rallentare decisioni di investimento e manutenzioni straordinarie. Inoltre, la discontinuità nelle catene logistiche internazionali, già stressate da conflitti e nuove rotte commerciali, potrebbe influenzare la disponibilità e i costi delle materie prime e dei semilavorati, non solo nel settore oil & gas ma anche nella chimica.

Il rialzo dei prezzi energetici potrebbe inoltre spingere a nuove pressioni normative a livello europeo verso la transizione energetica, mettendo sotto osservazione impianti a forte impatto emissivo.

Scenario incerto, ma di grande rilevanza strategica

In questo contesto di “incertezza nemica di chi investe”, come sottolinea Il Sole 24 Ore nell’articolo di stamani a pag.5, la flessibilità operativa, la diversificazione delle fonti di greggio, e la capacità logistica saranno gli elementi chiave per rafforzare la resilienza industriale del polo siracusano.

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